Enrica Perucchietti – Blog

Giornalista e scrittrice. Ciò che le TV e i media non ti dicono

Ci sono dei pensatoi (i cosiddetti think tank) che si occupano di stilare dei documenti programmatici in cui “immaginano” il futuro (come il celebre Memorandum Rockefeller) oppure di simulare catastrofi o pandemie che poi si realizzano casualmente da lì a poco.
Il 17 marzo 2021, la Nuclear Threat Initiative (NTI) e la Munich Security Conference hanno “simulato” una esercitazione, immaginando un attacco localizzato di armi biologiche che genera una pandemia globale mortale per la prima volta nella nazione immaginaria di Brinia. Il virus utilizzato è quello del vaiolo delle scimmie e la data di inizio dell’attacco bioterroristico è il 15 maggio 2022…

La furia censoria iniziata nel 2020 con l’oscuramento dei contenuti non allineati da parte dei grandi colossi della rete è diventata in questi mesi conclamata. Persino sfacciata, come se dovesse fungere da un lato come grimaldello contro coloro che osano dissentire o esprimere ancora il proprio pensiero, dall’altra come gesto intimidatorio per spingere le masse a una forma di autocensura.

Bassetti ha prospettato, in un’intervista ad Adnkronos, un inasprimento delle misure “nei confronti di chi non si vaccina”, arrivando a ipotizzare un lockdown, in autunno, per chi non avrà fatto il vaccino. La paura di perdere la vita, citando il filosofo Giorgio Agamben, sta portando oggi alla costituzione di un autoritarismo tecnologico-sanitario basato sul biopotere e sulla nascente scientocrazia.

Ora si sta andando ancora oltre la censura, in un clima che riecheggia la Stasi e il Miniamor orwelliano.

Improvvisati inquisitori che con altrettanto improvvisati delatori creano dossier su coloro che osano esprimere un pensiero critico o esporre le proprie ricerche (siano esse corrette o no fa parte del pluralismo e della democrazia il diritto di esprimerle) nella speranza che intervenga la psicopolizia a impedire a costoro di esprimersi liberamente.

Una indagine condotta pochi giorni dopo l’11 settembre, di cui oggi ricorre l’anniversario, aveva rilevato che nove americani su dieci dichiaravano di soffrire di sintomi da stress post-traumatico. Il terrore generalizzato, indotto dagli attentati, produsse un’opportunità per il governo Bush che ne approfittò su diversi fronti: da un lato legittimare la Guerra al Terrore, cioè …

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