Enrica Perucchietti – Blog

Giornalista e scrittrice. Ciò che le TV e i media non ti dicono

“Si arriverà a un punto in cui si dirà: il lockdown riguarda i non vaccinati”.

Lo ha prospettato all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, primario di Malattie infettive all’ospedale San Martino di Genova, in merito all’ipotesi di una nuova ondata di Covid-19 in autunno.

L’infettivologo ha ipotizzato un inasprimento delle misure “nei confronti di chi non si vaccina” dichiarando quanto segue:

“Non sei non vaccinato? Non esci. Hai deciso di non vaccinarti, di mettere a rischio la tua salute, ma anche quella degli altri? Bene, i vaccinati faranno una vita normale, i non vaccinati si chiuderanno in casa”.

Questo è puro terrorismo mediatico.

Un ricatto bello e buono con cui si vuole convincere la popolazione, stremata da chiusure, lockdown a singhiozzo e misure liberticide, a vaccinarsi.

Terrorismo mediatico, discriminazione, reclusione e ghettizzazione dei sani: che si volesse arrivare a questo punto, sfruttando la strategia della Rana bollita, era chiaro da tempo.

Che si continui a dare spazio a questi deliri (non sono provocazioni, sia chiaro) è inaccettabile ma delinea una linea chiarissima che è stata intrapresa da tempo: uniformare il gregge ed eterodirigerlo verso scelte assurde basate sul biopotere.

La paura di perdere la vita, citando il filosofo Giorgio Agamben, sta portando oggi alla costituzione di un autoritarismo tecnologico-sanitario basato su una sorta di religione della salute:

«Si direbbe che gli uomini non credono più a nulla – tranne che alla nuda esistenza biologica che occorre a qualunque costo salvare».

Come spiego in Coronavirus, il nemico invisibile. Dalla minaccia globale al Grande Reset, la pandemia viene sfruttata come una occasione per accelerare il processo di rifeudalizzazione della società, volto a creare un mondo nuovo che, al di là dei proclami utopistici, rischia di divenire una gabbia elettronica, in cui tutti le nostre libertà personali verranno limitate in nome della biosicurezza e del biopotere.

In una società che critica e contesta qualsiasi tema e mette sotto esame qualsiasi autorità, da quelle politiche a quelle religiose, le uniche autorità che restano inattaccabili sono quelle identificate come le ancelle della “scienza”, le cui voci si diffondono e dispiegano attraverso i media di massa, entrando quotidianamente nelle nostre case tramite televisione, radio e quotidiani e imponendoci cosa pensare in base al nuovo catechismo scientocratico.

La scienza, proprio come ogni religione, «può produrre superstizione e paura o, comunque, essere usata per diffonderle». La fusione tra meccanismi di fede religiosa e l’apparenza “razionale” della scienza, spiega Stefano Re in Mindfucking, ha creato un meccanismo che esalta, esacerba e diffonde fanatismo, terrore, ipocondria e cecità collettiva «a livelli in cui nemmeno le macchine della propaganda delle più potenti dittature della storia erano mai riuscite a raggiungere».

Scacciata infatti la religione da una società sempre più laica, si è fatta strada la scientocrazia con i suoi pilastri e i suoi diktat, con la sua furia censoria e la volontà di piegare, isolare e soggiogare chiunque metta in discussione le sue verità di fede ed eserciti ancora il pensiero critico.

Per approfondimenti: