Enrica Perucchietti – Blog

Giornalista e scrittrice. Ciò che le TV e i media non ti dicono

La furia censoria iniziata nel 2020 con l’oscuramento dei contenuti non allineati da parte dei grandi colossi della rete è diventata in questi mesi conclamata. Persino sfacciata, come se dovesse fungere da un lato come grimaldello contro coloro che osano dissentire o esprimere ancora il proprio pensiero, dall’altra come gesto intimidatorio per spingere le masse a una forma di autocensura.

Bassetti ha prospettato, in un’intervista ad Adnkronos, un inasprimento delle misure “nei confronti di chi non si vaccina”, arrivando a ipotizzare un lockdown, in autunno, per chi non avrà fatto il vaccino. La paura di perdere la vita, citando il filosofo Giorgio Agamben, sta portando oggi alla costituzione di un autoritarismo tecnologico-sanitario basato sul biopotere e sulla nascente scientocrazia.

Ora si sta andando ancora oltre la censura, in un clima che riecheggia la Stasi e il Miniamor orwelliano.

Improvvisati inquisitori che con altrettanto improvvisati delatori creano dossier su coloro che osano esprimere un pensiero critico o esporre le proprie ricerche (siano esse corrette o no fa parte del pluralismo e della democrazia il diritto di esprimerle) nella speranza che intervenga la psicopolizia a impedire a costoro di esprimersi liberamente.