Enrica Perucchietti – Blog

Giornalista e scrittrice. Ciò che le TV e i media non ti dicono

Kim Jong-un è tornato a mostrarsi in pubblico per la prima volta in tre settimane, senza apparenti segni di malattia, malgrado le speculazioni sul suo stato di salute che si sono spinte fino a indicarne la morte. (Leggi Ansa)

Nelle ultime settimane, infatti, i media mainstream avevano diffuso la notizia che Kim fosse morto e che la sorella fosse pronta ad assumere la guida del Paese.

Negli ultimi anni i riflettori sono puntati su Kim Jong-un, dipinto dai media come un dittatore spietato e folle con l’obiettivo di distruggere il mondo. Da qua la legittimazione all’inasprimento delle sanzioni e all’uso della forza da parte dell’Occidente.

In questo articolo non entrerò nel merito politico, che non mi interessa analizzare, ma mi limiterò a mostrare le innumerevoli fake news che sono state diffuse negli anni sulla Corea del Nord da quei “professionisti dell’informazione” che si sono autoproclamati gli unici organi affidabili nel campo dell’informazione.

L’informazione certificata e le fake news inverosimili sulla Corea del Nord

Già in Governo Globale e in Fake news ventilavo l’ipotesi che il leader nordcoreano non fosse un “pazzo”, semmai un abile stratega e che stesse cavalcando la propaganda occidentale per essere preso “sul serio” e assurgere a nemico sulla scacchiera globale. Ipotesi confermata nei mesi passati quando il leader nordcoreano si è incontrato con Trump e in un batter di ciglio la minaccia si è ridimensionata.

Negli ultimi anni, infatti, i media hanno offerto all’opinione pubblica clamorose fake news sulla Corea del Nord, da non essere nemmeno verosimili (dalla morte di Jang Song-thaek, zio del leader nordcoreano, sbranato da 120 cani, all’uccisione del ministro della Difesa giustiziato con la contraerea per un pisolino di troppo): si trattava infatti di bufale spesso diffuse da agenzie sudcoreane o da giornali satirici, ma ritenute credibili, e perciò ribattute in Occidente dalle agenzie di stampa e dai quotidiani occidentali senza averne potuta accertare la veridicità.

Un po’ come se i media esteri ribattessero i post e gli articoli di Lercio spacciandoli per “veri”.

Gli esempi di fake news sono innumerevoli e non sono mancati luoghi comuni già usati per screditare il nemico di turno in passato, come l’accusa “sempreverde” di cannibalismo.

 

Il principio di autorità e l’informazione certificata

Nessuno si prenderà la briga di verificare l’autenticità delle notizie anche più assurde che leggerà sui quotidiani o sentirà in radio e TV: per il principio di autorità si fiderà di quanto gli viene riferito anche qualora le notizie fossero esagerate, tendenziose, grottesche.

Soprattutto in un periodo in cui sono gli stessi media di massa a essersi autoinvestiti di autorevolezza, andando verso la creazione di un’informazione certificata.

E difficilmente ci si accorgerà della pubblicazione della smentita anche delle bufale più palesi che vengono diffuse non dai blog e siti di informazione alternativa che ora si vorrebbero censurare dietro la scusa delle famigerate fake news, ma dai media mainstream: sono questi i primi a non verificare le fonti e a fare becera propaganda ripetendo sempre le stesse panzane dalle fosse comuni al nemico di turno che sarebbe persino cannibale!

Ripercorriamo insieme gli esempi di bufale più assurde che sono state divulgate sulla Corea del Nord.

 

Enrica Perucchietti, Fake news (Arianna Editrice).

Le fake news più improbabili su Kim Jong-un

Il leader nordcoreano ha alimentato storie fantasiose come:

  • la morte di Jang Song-thaek, zio del leader nordcoreano, sbranato da 120 cani[1]. La notizia proveniva da un giornale semi-satirico di Hong Kong, il «Wen Wei Po», che non solo non riportava alcuna fonte ma aggiungeva particolari volutamente raccapriccianti. La notizia è stata ritenuta una bufala da tutte le più importanti testate internazionali come il «Washington Post»[2] ma è stata comunque diffusa da molte testate come vera. Jang Song-thaek è stato processato e giustiziato da un tribunale speciale del Ministero per la sicurezza dello Stato a seguito di un tentativo di golpe e per vari episodi di corruzione ma di certo non è stato dato in pasto ai cani, ricostruzione talmente esagerata da essere degna di un B movie.
  • Il 4 ottobre 2014, l’organizzazione Nessuno tocchi Caino[3] ha pubblicato sul proprio sito un drammatico appello per “liberare” i calciatori della nazionale nordcoreana, che avrebbero rischiato la morte per aver perso una partita contro la Corea del Sud. La notizia, che circolò anche sui maggiori quotidiani italiani, si rivelò un’invenzione del giornale satirico statunitense «National Report»[4], che aveva creato questa storiella per motivi goliardici[5].
  • La sua ex fidanzata, la cantante Hyon Song-wol, sarebbe stata fucilata il 20 agosto 2013[6] dopo essere stata condannata[7] per la violazione delle leggi[8] contro la pornografia[9]. La ricostruzione veniva dal quotidiano sudcoreano «Chosun» grazie a “fonti” interpellate in Cina. Venne anche diffuso il video di un balletto che avrebbe causato alla cantante la morte[10]. Nel maggio 2014 però, Hyon Song-wol ricomparve pubblicamente, viva e vegeta[11], in un concerto dopo presenziava lo stesso Kim, segno che la storia della fucilazioni era una montatura, e che i due erano rimasti in buoni rapporti, tanto da farsi riprendere al medesimo evento mediatico[12]. Anche qui, non si diede alcun risalto alla smentita, ma si preferì corroborare la bufala che serviva per diffondere l’immagine del dittatore come un pazzo sadico e pericoloso.
  • Il ministro della Difesa giustiziato con la contraerea per un pisolino di troppo (smentito addirittura dai servizi segreti sudcoreani)[13].
  • Il leader nordcoreano, non avendo apprezzato i lavori per il nuovo aeroporto di Pyongyang, avrebbe fatto uccidere l’architetto, tale Ma Won Chun, insieme a dei suoi collaboratori. La notizia è stata diffusa unicamente dall’agenzia sudcoreana Diplomat, e va quindi presa criticamente, considerando lo stato di relazione tra i due Paesi e le precedenti fake news diffuse da Seul. La KCNA (Korean Central News Agency) ha esplicitamente riportato che il Premier nordcoreano Pak Pong Ju, in data 1 luglio 2015, si sarebbe complimentato per il nuovo terminal definito come un «edificio simbolo dell’era del Songun e un orgoglioso risultato ottenuto dall’esercito e dal devoto spirito di combattimento del popolo»[14].
  • Secondo Radio Free Asia, il giovane leader avrebbe imposto il suo taglio di capelli a tutta la popolazione maschile. La notizia della pettinatura obbligatoria, ovviamente falsa, è stata battuta anche dall’Ansa[15].

Queste sono solo le bufale più note ed esagerate, ma l’elenco è davvero lunghissimo[16].

Vediamone altre:

  • Secondo quanto pubblicato da «The Telegraph»[17] in Nord Corea si pratica il cannibalismo e le famiglie mangiano i propri figli (nello stesso articolo si parla della vendita di carne umana nei mercati[18]).
  • «The Guardian» pubblicò che il governo nordcoreano ha confermato l’esistenza degli unicorni[19]. In realtà si trattava di un errore di traduzione dal coreano all’inglese: si intendeva dire che alcuni archeologi nordcoreani avrebbero scoperto un luogo sacro, una cava chiamata Kiringul, che sarebbe la tana di un animale mitologico a metà fra un orso, un cavallo e un bovino, chiamato Kirin[20]. Il Kirin è diventato magicamente un “unicorno”.
  • Molte testate hanno rilanciato il gossip per cui i nordcoreani non hanno il cellulare.
  • Secondo «Global Post» suonare jazz è reato[21]. Palesemente falso[22] dato che si possono trovare numerosi esempi, anche video di jazz nordcoreano[23].
  • NK News[24] ha pubblicato la notizia, poi e rilanciata con alcune modifiche da Independent, Fox News, ecc. che la Corea del Nord starebbe addestrando delle squadre speciali di “kamikaze nucleari”. In questo caso a ingannare le redazioni occidentali sono state le immagini di una parata militare in cui compaiono degli zainetti con il simbolo della radioattività. Si trattava in realtà di unità militari «create nel 1986 dall’Unione Sovietica che sono in grado di resistere al fallout radioattivo successivo all’esplosione di una bomba atomica»[25].
  • Fino al 2012 era vietato alle donne andare in bicicletta[26]: le immagini precedenti il 2012 lo possono facilmente smentire, ecc.

 

Come creare un nemico per distrarre l’opinione pubblica

Una delle tecniche per denigrare un avversario e distorcerne l’immagine consiste da un lato nell’esagerare e parodiare alcune sue caratteristiche personali (e con il leader nordcoreano è decisamente facile), dall’altro screditarlo tramite l’arte del gossip.

Anche se dovesse poi arrivare una smentita, la rettifica servirà a poco: l’indiscrezione avrà fatto il giro del mondo e avrà macchiato inesorabilmente l’immagine di qualcuno.

Ma nel caso della Corea del Nord siamo di fronte alle creazione e strumentalizzazione del nemico pubblico numero uno, tecnica usata per compattare l’opinione pubblica contro la percezione di una minaccia estrema e globale e dall’altra per distrarla da ben altri problemi.

Il nemico di turno, ovviamente, si macchierà di efferati delitti, attentati e stragi che serviranno, però, paradossalmente, a consolidare l’ordine costituito del potere contro cui vorrebbe abbattersi. Su di esso verranno proiettate anche caratteristiche esagerate, grottesche, pur di spingere l’opinione pubblicare a detestarlo e ad avere paura di lui.

L’ipnosi mediatica e il controllo sociale avvengono tramite il continuo martellamento di immagini e contenuti, che vengono introiettati dagli spettatori/cittadini e creduti in modo acritico (perché ci si aspetta che i media dicano la verità), comprese le immagini di una minaccia estrema e di un nemico pubblico che cambiano a seconda del periodo e che degenerano nel terrore generalizzato e nella caccia alle streghe.

 

Emergenza fake news… dei media mainstream?

Oggi si parla tanto di emergenza fake news e in Italia abbiamo persino assistito alla creazione di una task force di contrasto alla disinformazione.

Ma a quali bufale facciamo riferimento? Le notizie inventate, fantasiose di alcuni siti e blog o quelle dei media mainstream?

Perché se da un lato il web è pieno di notizie assurde, dall’altra anche TV, radio e quotidiani prendono sonore cantonate facendo da cassa di risonanza della linea governativa, in questo plasmando e manipolando l’opinione pubblica attraverso la paura ed emozioni che vadano a colpire l’immaginario e la “pancia” delle persone.

La sensazione è che la verità dei fatti sia sempre più labile, persino virtuale e illusoria e che quindi i cittadini sempre più confusi e spaesati debbano affidarsi a un organo governativo auto-dichiaratosi affidabile e autorevole per essere informati nella maniera corretta, diffidando di qualunque informazione “alternativa” venga ad esempio dal web.

Si vuole insomma creare un organo di informazione ufficiale, col bollino, una specie di Miniver orwelliano che si autoproclami l’unico ente infallibile e autorevole nel campo dell’informazione, censurando di fatto le notizie alternative (leggi questo articolo).

L’esempio di oggi sulla Corea del Nord conferma come l’informazione mainstream troppo spesso si identifichi e si confonda con la propaganda: si sta perdendo l’obiettività dell’informazione per prediligere la manipolazione dell’opinione pubblica.

I media mainstream hanno negli anni divulgato, e continuano a farlo, innumerevoli fake news (dal massacro di Timisoara alle famigerate armi di distruzione di massa iraquene poi rivelatesi inesistenti) ricorrendo a sofisticate forme di manipolazione che potremmo paragonare alla propaganda bellica.

 

NOTE

[1] http://www.ilpost.it/2014/01/04/corea-zio-kim-jong-un-sbranato-branco-cani/

[2] https://www.washingtonpost.com/news/worldviews/wp/2014/01/03/no-kim-jong-un-probably-didnt-feed-his-uncle-to-120-hungry-dogs/?utm_term=.e2d190653265

[3] http://www.huffingtonpost.it/2014/10/19/nord-corea-kim-jong-un-arresta-nazionale-di-calcio_n_6009998.html

[4] http://voxnews.info/2014/10/18/la-bufala-dei-giocatori-coreani-condannati-a-morte/

[5] http://www.opinione-pubblica.com/lennesima-bufala-sulla-nord-corea/

[6] http://www.corriere.it/esteri/13_agosto_29/corea-nord-kim-jong-un-fidanzata-fucilata_13a41b32-1097-11e3-abea-779a600e18b3.shtml

[7] http://www.lastampa.it/2013/08/29/esteri/kim-jongun-fa-fucilare-lex-fidanzata-5MAC2PZwNvCOSCAmuRHWjK/pagina.html

[8] http://www.lastampa.it/2013/08/29/esteri/kim-jongun-fa-fucilare-lex-fidanzata-5MAC2PZwNvCOSCAmuRHWjK/pagina.html

[9] http://video.corriere.it/corea-nord-ex-leader-fucilata-video-cui-stata-uccisa/03d4e750-16d6-11e3-b8be-7779aaf9a586

[10] http://video.corriere.it/corea-nord-ex-leader-fucilata-video-cui-stata-uccisa/03d4e750-16d6-11e3-b8be-7779aaf9a586

[11] http://www.ilpost.it/2014/05/19/fidanzata-kim-jong-un-ancora-viva/

[12] Ibidem.

[13] https://www.internazionale.it/notizie/2015/05/13/corea-del-nord-smentita-notizia

[14] http://www.opinione-pubblica.com/lennesima-bufala-sulla-nord-corea/

[15] http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/asia/2014/03/26/Kim-Jong-un-impone-suo-taglio-capelli_7e607c59-485a-48ea-80f6-299e7b408e1e.html

[16] Consiglio la lettura dell’elenco di tutte le bufale postate da Marco Piccinelli su: https://internazionalismoinpillole.blogspot.it/2016/11/tutte-le-bufale-sulla-corea-del-nord.html

[17] http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/asia/northkorea/1432366/Famine-struck-N-Koreans-eating-children.html

[18] Ibidem.

[19] https://www.theguardian.com/world/2012/nov/30/unicorn-lair-discovered-north-korea

[20] https://internazionalismoinpillole.blogspot.it/2016/11/tutte-le-bufale-sulla-corea-del-nord.html

[21] https://www.pri.org/stories/2013-07-24/north-korea-where-playing-jazz-crime

[22] https://internazionalismoinpillole.blogspot.it/2016/11/tutte-le-bufale-sulla-corea-del-nord.html

[23] https://www.youtube.com/watch?v=ntgOAh4AFNg

[24] https://www.nknews.org/2013/08/north-korean-nuclear-backpacks-likely-stuffed-with-rags/

[25] https://internazionalismoinpillole.blogspot.it/2016/11/tutte-le-bufale-sulla-corea-del-nord.html

[26] https://internazionalismoinpillole.blogspot.it/2016/11/tutte-le-bufale-sulla-corea-del-nord.html

 

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