Enrica Perucchietti – Blog

Giornalista e scrittrice. Ciò che le TV e i media non ti dicono

Nei giorni scorsi si è scoperto che tra il 29 e il 30 marzo, Wikipedia Italia ha modificato la voce della Strage di Odessa (l’evento risale al 2 maggio 2014 ed è strettamente collegato all’attuale conflitto tra Russia e Ucraina), trasformando il massacro dei russi in un “rogo” e lasciando intendere che si fosse trattato di un incidente, una fatalità.

Fino una settimana fa Wikipedia forniva una precisa versione dei fatti: il rogo di Odessa veniva definito come un massacro presso la Casa dei sindacati in Ucraina a opera di estremisti di destra, neonazisti e nazionalisti filoccidentali ucraini ai danni dei manifestanti sostenitori del precedente governo filo russo.

Prima, la voce era “strage di Odessa” e veniva definita come

«un massacro, avvenuto il 2 maggio 2014 ad Odessa, presso la Casa dei Sindacati, in Ucraina, ad opera di estremisti di destra, neonazisti e nazionalisti filo occidentali ucraini ai danni dei manifestanti sostenitori del precedente governo filo russo».

Successivamente, il rogo di Odessa è diventato un semplice “incendio” verificatosi presso la Casa dei sindacati a seguito di violenti scontri armati tra le fazioni di militanti filo-russi e di sostenitori del nuovo corso politico ucraino che ha portato alla morte di 42 persone.

Dopo diverse discussioni tra gli amministratori – una cerchia di rollbacker, di utenti convalidati e autoverificati – in seguito alle polemiche suscitate, la pagina è stata modificata nuovamente il 5 aprile 2022 alle 23:50, la voce da “rogo” è diventata “incendio” e la spiegazione interna più chiara e vicina agli eventi del 2014.

Ora leggiamo: «L’Incendio della Casa dei sindacati di Odessa si è verificato il 2 maggio 2014 a Odessa, in Ucraina, a seguito di violenti scontri armati fra fazioni di militanti filo-russi e di sostenitori del nuovo corso politico ucraino determinatosi nel paese dopo le proteste di Euromaidan. L’incendio ha causato la morte di 42 persone».

La voce è stata ribattezzata “Incendio della Casa dei sindacati di Odessa”.

Nello specchietto riassuntivo dell’evento a destra, dove prima si spiegava che si era trattato di un “omicidio di massa”, ora viene descritto come un «Incendio durante scontri fra fazioni politiche opposte». Tra le motivazioni della strage, leggiamo sotto sempre nello specchietto riassuntivo, non troviamo più il “sentimento antirusso” ma la “crisi russo-ucraina”.

Questo gravissimo episodio è l’ennesima riprova di come Wikipedia funga da stampella delle élite globaliste e della narrazione del pensiero unico.

Che Wikipedia fosse un progetto volto ad avere il controllo assoluto sulle fonti e sull’informazione e a disciplinare il dissenso era palese da tempo. Qualche mese fa è arrivata la conferma addirittura dal suo creatore, Larry Sanger che ha dedicato parole durissime per attaccare la direzione intrapresa negli ultimi anni dal suo progetto.

«Wikipedia ha fatto un vero sforzo per rimanere neutrale, direi, per i suoi primi cinque anni circa. E poi… è iniziata una lunga e lenta scivolata in quella che definirei una propaganda di sinistra».

Sanger ha dichiarato ad American Thought Leaders di EpochTV che l’enciclopedia online, che ha compiuto 20 anni, gradualmente è finita per abbracciare la narrativa dei “mezzi di informazione”, arrivando così a fare becera propaganda di sinistra, oscurando e boicottando le fonti alternative al pensiero unico. Sanger ha infatti sottolineato che il progetto è finito per abdicare all’idea di neutralità che è invece fondamentale per offrire una informazione corretta e non orientare il giudizio di coloro che usufruiscono del servizio:

«L’idea alla base della neutralità è quella di consentire alle persone di prendere una decisione. E questa è una parte importante della mia idea di come dovrebbe essere un lavoro di riferimento affidabile e utile».

Sanger ha criticato aspramente la sua creatura suggerendo che questa non solo stia avallando l’egemonia culturale di sinistra, ma che abbia intrapreso un’opera di alterazione e manomissione delle fonti, per esempio denigrando come “teorici della cospirazione” esponenti di destra e più in generale coloro che non seguono la narrativa mainstream:

«Chiunque sia di destra, o addirittura in controtendenza, si trova con un articolo su Wikipedia che travisa grossolanamente i propri risultati, spesso tralascia parti importanti del suo lavoro e distorce le sue motivazioni, li dipinge come “teorici della cospirazione” o di estrema destra, o qualsiasi altra cosa, quando loro, i loro amici e le persone che li conoscono bene non li descriverebbero mai in quel modo».

In precedenza, Sanger aveva notato che Wikipedia aveva vietato l’utilizzo di alcune fonti scomode, come i servizi politici di Fox News, del New York Post e del Daily Mail.

Le accuse di Sanger non sono certo isolate, ma risuonano come un macigno, provenendo dal cofondatore del progetto. Durante la pandemia, per esempio, molti avevano notato come le voci di diversi autorevoli esponenti scientifici (come Luc Montagnier o Giulio Tarro) oppure di intellettuali, giornalisti indipendenti e filosofi, fossero state modificate in modo da farli apparire come “complottisti”. Chiunque avesse osato criticare il catechismo pandemico o mettere in dubbio i dispostivi adottati per gestire la crisi si è visto modificare la voce sull’enciclopedia on line con l’aggiunta di sezioni relative alle “teorie del complotto”.

La modalità di alterazione delle voci dell’enciclopia faceva venire in mente il lavoro capillare e certosino dei colleghi di Winston Smith. Se 1984 fosse ambientato ai giorni nostri, è probabile che Wikipedia sarebbe descritta proprio come una sezione del Miniver: nella distopia orwelliana, il Ministero della Verità si occupa della promozione di tutto il materiale relativo all’editoria, letteratura e informazione, in un capillare lavoro di riscrizione delle fonti. Il Miniver, cioè, si occupa di falsificare l’informazione e la propaganda, per rendere il materiale diffuso conforme alle direttive e all’ideologia del Socing, garantendo così l’infallibilità del regime. Il Grande Fratello, infatti, sottomette le menti dei cittadini tramite il “controllo della realtà”, e niente deve sfuggire alle maglie del suo dominio onnipervasivo.

Già dieci anni prima della pubblicazione di 1984, il romanziere e saggista HG Wells aveva auspicato la creazione di una Enciclopedia Mondiale Permanente in World Brain. Il progetto era il coronamento di quanto aveva scritto dieci anni prima. Nel 1928 aveva dato alle stampe The Open Conspiracy in cui descriveva il proprio ideale di un mondo globale unificato sotto l’egemonia anglosassone e ispirato agli ideali socioeconomici della Fabian Society e del fabianesimo. Nel libro Wells esprimeva la necessità di creare una società sopranazionale (che oggi potremmo definire “globalizzata”), un’impresa che prevedeva il reclutamento degli individui e l’allestimento delle istituzioni che occorrono per costituire il “direttorato” mondiale di “un nuovo ordine mondiale”.

Nel saggio-romanzo del 1905 A Modern Utopia era stato altrettanto chiaro: «Si arriverà, insomma, all’attuazione di un vero e proprio Stato Mondiale». Qua il sogno wellsiano si esplicitava in uno Stato mondiale pacificato e tecnologicamente avanzato: l’utopia rappresentava per l’autore il futuro e questo, a sua volta, non poteva che risiedere nella scienza in quanto perseguimento del Bene e della Verità.

I sogni avanzati da HG Wells e dalla dinastia Huxley sono convogliati nell’attuale ideologia mondialista che ha ben compreso che per mantenere salda la propria egemonia sulla società deve controllare la realtà, in modo che i cittadini acquisiscano e introiettino come “verità” le menzogne propinate dai falsificatori perché, citando ancora Orwell, «se tutti i documenti raccontavano la stessa favola, ecco che la menzogna diventava un fatto storico, quindi vera». E soprattutto, viene acquisita e introiettata come se fosse sempre stata vera.

Il “controllo della realtà” e la falsificazione costante del presente e del passato servono a soggiogare il popolo, tenendolo imprigionato in una forma di eterno presente: privo di memoria storica e senza più la capacità di usare la coscienza critica, l’uomo comune che ormai, per comodità, accede a Wikipedia come se fosse una garanzia di verità e infallibilità, è costretto a crollare sotto il peso della dissonanza cognitiva (oggi una voce dice una cosa e domani può sconfessarsi e dire l’opposto), allineandosi così all’ortodossia del Sistema.

ENRICA PERUCCHIETTI

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