Enrica Perucchietti – Blog

Giornalista e scrittrice. Ciò che le TV e i media non ti dicono

Sono stati resi pubblici i verbali dell’interrogatorio che Ghislaine Maxwell sul caso Epstein. L’ex compagna del finanziere pedofilo smentisce le accuse a Trump e a Clinton, ma insinua dubbi sulla versione ufficiale: «Non credo si sia suicidato». Nega inoltre l’esistenza di una lista clienti. Sullo sfondo, il rischio che l’inchiesta si trasformi in un gigantesco insabbiamento globale. E i potenti coinvolti tirano un sospiro di sollievo.

Con il Disinformation Governance Board, una sorta di Miniver orwelliano, l’America pare riscoprire le gioie della censura per contrastare il dissenso. A capo dell’ufficio la debunker Nina Jankowicz che pare totalmente inadeguata ad accertare la verità di una notizia… Semmai, a perfetta per garantire l’infallibilità del Partito.

Non si sentiva il nome di Soros da qualche settimana. Ed eccolo rispuntare, insieme a Reid Hoffman, cofondatore di LinkedIn, per investire in una piattaforma anti-bufale, con l’obiettivo di sostenere la narrativa mainstream, contrastare l’informazione alternativa, ormai derubricata a mera “disinformazione”, regolamentare i social e silenziare le opinioni dei dissidenti .